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Disciplinari
Barbera d'Alba D.O.C.
Decreto del presidente della Republica del 27 maggio 1970
Denominazione di origine controllata del vino "Barbera d'Alba"
Modificato dai Dpr 7 settembre 1977 e 22 giugno 1987.
La denominazione di origine controllata "Barbera d'Alba" è riservata al vino che risponde alle condizioni e ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.
Vitigno: il vino "Barbera d'Alba" deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti composti dal vitigno Barbera.
Il vino "Barbera d'Alba", all'atto dell'immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
Colore : rosso rubino, da giovane con tendenza al rosso granato dopo l'invecchiamento.
Odore : vinoso intenso caratteristco;
Profumo : delicato;
Sapore : asciutto, di corpo, di acidità abbastanza spiccata leggermente tannico. Dopo adeguato invecchiamento gusto pieno e armonico.
Gradazione alcolica minima complessiva : 12 gradi;
Acidità totale minima: 6 per mille;
Estratto secco netto minimo: 23 per mille;
Zona di produzione : le uve devono essere prodotte nella zona di produzione appresso indicata, che comprende in tutto i territori dei comuni di:
Alba, Albaretto della Torre, Barbaresco, Barolo, Borgomale, Camo, Canale, Castagnito, Castellinaldo, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castino, Cornegliano d'Alba, Cossano Belbo, Diano d'Alba, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, Magliano Alfieri, Mango, Monforte d'Alba, Montelupo Albese, Monticello d'Alba, Neive, Neviglie, Novello, Perletto, Piobesi, Priocca, Rocchetta Belbo, Roddi, Roddino, Rodello, Santo Stefano Belbo, Santa Vittoria d'Alba, Serralunga d'Alba, Sinio, Treiso, Trezzo Tinella, Verduno, Vezza d'Alba e in parte i territori dei comuni di: Baldissero, Bra, Cortemilia, Cherasco, La Morra, Monchiero, Montà d'Alba, Montalto Roero, Monteu Roero, Narzole, Pocapaglia, Santo Stefano Roero e Sommariva Perno.
Invecchiamento minimo per legge: il vino "Barbera d'Alba", ottenuto da uve che assicurano una gradazione alcolica complessiva minima naturale di gradi 12,5 qualora venga sottoposto ad un periodo di invecchiamento obbligatorio non inferiore a un anno in botti di rovere o di castagno, può portare in etichetta la menzione "superiore".
FONTE: G.u. Repubblica italiana n. 228 del 9 settembre 1970, artt. 1, 2, 3, 6, 7.
ALTRO
Il Barbera è il vino che più somiglia al carattere dei Piemontesi: rude e testardo, forte e deciso, caparbio e silenzioso. Coltivato in tre province della regione (Alessandria, Asti e Cuneo), il Barbera che cresce in Langa a ridosso delle colline albesi dà origine al Barbera d'Alba, vino a denominazione di origine controllata dal 1970. Negli ultimi anni il lavoro attento dei produttori in vigna e in cantina ha elevato notevolmente le caratteristiche qualitative di questo vino, facendogli conquistare gli elogi che si addicono ad una bella signora!
Ovviamente ci riferiamo alla Barbera mettendo in evidenza i lineamenti e i migliori aspetti femminili.
Proveniente da una cinquantina di comuni della provincia di Cuneo, il Barbera d'Alba trova i centri di produzione più eletta nelle colline di Monforte, Novello, Serralunga, Castiglione Falletto, La Morra, Treiso, Neive, nonché Alba, cuore di questa D.O.C. Il disciplinare prevede una produzione massima di uva per ettaro di 100 quintali ed una resa massima di uva in vino pari al 70%. Su questi terreni di natura argilloso-calcarea e calcareo-sabbiosa, il vitigno Barbera è stato introdotto verso la fine dell'800 espandendosi a svantaggio di Dolcetto e Nebbiolo. A sinistra del fiume Tanaro genera un vino più corposo, robusto, atto ad essere invecchiato (zone di Barolo e Barbaresco), mentre a destra del Tanaro il vino risulta essere più fragrante e fresco (zona di Guarene e Govone).
Con una gradazione alcolica complessiva minima di 12%, il Barbera d'Alba presenta colore rosso rubino da giovane con tendenza al rosso granato dopo l'invecchiamento, odore vinoso, intenso, caratteristico, delicato, sapore asciutto, di corpo, acidità abbastanza spiccata, leggermente tannico, dopo adeguato invecchiamento gusto pieno e armonico.
Il vino ottenuto da uve Barbera che assicurano una gradazione alcolica complessiva minima naturale di 12,5%, qualora venga sottoposto ad un periodo di invecchiamento obbligatorio non inferiore a un anno in botti di rovere o di castagno, può portare in etichetta la menzione "Superiore".
Il Barbera d'Alba resiste ottimamente a 2-3 anni di invecchiamento grazie alla consistente struttura; dopo 3-4 anni di affinamento perde l'asprezza giovanile ed assume in tavola una nuova collocazione.
Servito ad una temperatura di 16-18°C se giovane e di 18-20°C se invecchiato, il Barbera d'Alba si accompagna agli agnolotti di carne alla piemontese, ai bolliti misti, al coniglio con i peperoni; il tipo "Superiore" può essere servito con la selvaggina.
Con le annate straordinarie del '96, '97, '98 e 2000, il Barbera d'Alba è oggi conosciuto in tutto il mondo (particolarmente apprezzato anche nel Nord America) e viene venduto ad un prezzo medio di 10,00€ alla bottiglia.
Il Barbera d'Alba è un vino dalla buona dotazione di antociani ed una quantità di tannini più bassa rispetto al Nebbiolo; la vinosità è la prerogativa più immediata di questo vino che da giovane risulta essere assai fruttato ed acquisisce poi sentori di prugna, mora, confettura, speziato e tostato.
Giovanni Pascoli così lo definiva: "…maschio vin che a maschia gente s'addice".
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