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Disciplinari
Boca D.O.C.
Decreto del presidente della Repubblica del 18 luglio 1969
Denominazione di origine controllata del vino "Boca"
La denominazione di origine controllata "Boca" è riservata al vino che risponde ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.
Vitigno: il vino "Boca" deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai seguenti vitigni nella proporzione appresso indicata: Nebbiolo (Spanna) 45 - 70 % Vespolina 20 - 40 % Bonarda novarese (Uva rara) fino a un massimo del 20 %
Il vino "Boca", all'atto dell'immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
Colore : rosso rubino brillante con leggere sfumature di granato.
Odore : caratteristico e gradevole profumo di mammola.
Sapore : sapido, asciutto, armonico, con retrogusto di melograno.
Gradazione alcolica minima complessiva : 12 gradi.
Acidità totale minima: 6 per mille
Estratto secco netto minimo: 22 per mille
Zona di produzione : le uve devono essere prodotte nella zona di produzione appresso indicata che comprende in tutto il territorio comunale di Boca e in parte quelli di Maggiora, Cavallirio, Prato Sesia, Grignasco.
Invecchiamento minimo per legge: per avere diritto alla denominazione di origine controllata il vino "Boca" deve essere sottoposto a un periodo d' invecchiamento obbligatorio di almeno 3 anni e conservato per almeno due anni di detto periodo in botti di legno di rovere o di castagno.
FONTE: G.u. Repubblica italiana n. 226 del 5 settembre 1969 artt. 1, 2, 3, 5, 6.
ALTRO
Il Boca, vino rosso di grande tradizione dei Colli Novaresi, è originario di una zona in cui l'enologia è apparsa durante il periodo romano. Dopo secoli di abbandono sino al Medioevo inoltrato e dopo le distruzioni dovute alle guerre di confine tra Vercellesi e Novaresi, solo nel Settecento sotto il governo sabaudo la produzione vitivinicola può riprendere a prosperare.
Il Boca è detto "il vino dei papi" per l'apprezzamento della Curia Romana alla quale fornivano il proprio vino i Conti Finazzi, un tempo proprietari di vigneti nel comprensorio.
La zona di produzione del Boca comprende l'omonimo Comune e parte dei paesi confinanti, tutti in provincia di Novara; questa area di origine glaciale, è caratterizzata da suoli alluvionali acidi, depositi di detriti abbandonati dai ghiacciai del Monte Rosa lungo il Toce ed il Sesia durante il ritiro nei rispettivi bacini.
Il terreno fortemente inclinato e soggetto a frane e smottamenti ha motivato fin dall'antichità il metodo dell'impianto dei vigneti su gradoni orizzontali, paralleli alle curve di livello, sostenuti da bassi muri in pietra che contengono il disgregamento.
Il Boca nasce da uve Nebbiolo (Spanna è il nome locale) dal 45 al 70%, Vespolina dal 20 al 40% e Uva Rara (detta anche Bonarda Novarese) fino ad un massimo del 20% raccolte sulla sponda sinistra del fiume Sesia e coltivate ad una altitudine non superiore ai 550 metri sul livello del mare.
La produzione massima di uva per ettaro è pari a 90 quintali, con una resa massima in vino del 70%.
Con una gradazione alcolica minima di 12%, il Boca presenta un bel colore rosso rubino di media intensità arricchito da leggere sfumature granata, un odore caratteristico dal gradevole profumo di mammola, un sapore asciutto, sapido, armonico con retrogusto di melagrana.
Vino tannico, ricco di sali, il Boca va necessariamente lasciato invecchiare perché acquisti morbidezza; per questo può essere commercializzato solo dopo un invecchiamento di almeno 3 anni conteggiati a partire dal 1° gennaio successivo alla vendemmia e dei quali almeno 2 trascorsi in botti di legno di rovere o di castagno.
L'espressione ottimale delle sensazioni gustative si ottiene servendo il Boca ad una temperatura compresa tra i 16 ed i 20°C, in bicchieri a coppa larga adatti a rossi invecchiati ed accompagnando piatti molto saporiti quali arrosti e cacciagione o formaggi a pasta dura stagionati. La limitata superficie coperta da questa D.O.C. implica un numero esiguo di etichette, tra cui spicca l'azienda "Podere ai Valloni" dell'avvocato torinese Guido Sertorio, originario di Boca e professore di sociologia alla facoltà di Economia e Commercio di Torino; dal 1980 Sertorio è proprietario di questa piccola realtà produttiva situata nel cuore del Parco di Monte Fenera, che conta tre ettari di vigneti ed una produzione di non più di cinquemila bottiglie.
Il ciclo lavorativo seguito dalla figlia Anna e dal tecnico Armando Cordero ha portato a risultati eccezionali quali il Boca D.O.C. 1990 Vigna Cristiana che ha conseguito il Premio Douja d'Or 1998.
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